- Economy
Energia pulita batte le fossili: nel 2025 il sorpasso definitivo secondo Ener2Crowd
Nel 2025 gli investimenti globali in energia pulita supereranno per la prima volta quelli destinati alle fonti fossili, confermando il cambio di paradigma nel settore energetico mondiale. Secondo la Comparativa globale dell’energia 2016–2025 diffusa da Ener2Crowd sulla base dei dati IEA, le installazioni “green” hanno registrato un incremento del 12%, raggiungendo i 2.243 miliardi di dollari, contro 1.120 miliardi destinati alle fonti tradizionali.
Non soltanto l’energia pulita continua dunque a crescere, ma raddoppia rispetto all’ammontare investito nelle fossili, che mostrano un incremento contenuto (+0,4%). Come evidenziano gli analisti di Ener2Crowd, stiamo assistendo a un vero e proprio “sorpasso” strutturale: i capitali, finora divisi tra vettori tradizionali e rinnovabili, sembrano ormai orientati massicciamente verso la transizione.
Secondo le stime, già nel 2024 gli investimenti del settore avevano superato per la prima volta i 3.000 miliardi complessivi, con 2.003 miliardi diretti al comparto “pulito” e 1.116 miliardi alle fonti fossili. Il salto del 2025 consolida questa tendenza, grazie al progressivo miglioramento delle tecnologie, all’attrattività regolatoria e al crescente allineamento degli investitori ai criteri ESG.
Per l’Italia, il tema assume contorni strategici. Ener2Crowd parla di “occasione storica” nel mobilitare il risparmio privato su progetti a impatto, potenzialmente rendendo il capitale locale motore di sviluppo sostenibile. La piattaforma ha già raccolto oltre 50 milioni di euro su 216 progetti green, mitigando più di 1,1 milioni di tonnellate di CO₂.
La mappa geografica degli investimenti 2025 dipinge una forte concentrazione nei paesi sviluppati: UE (500 miliardi), USA (550 miliardi) e Cina (900 miliardi) insieme coprono circa il 60% del totale. Dati che suggeriscono un effetto moltiplicatore delle politiche favorevoli nei grandi mercati.
Dal punto di vista infrastrutturale, la nuova capacità rinnovabile dovrà essere supportata da reti intelligenti, capacità di accumulo e domanda elettrica più robusta, elementi imprescindibili per evitare colli di bottiglia. Ener2Crowd individua inoltre tre gruppi regionali in Italia: zone leader come Lazio, Lombardia e Veneto, aree in progress come Emilia-Romagna e Toscana, e territori ritardatari come Calabria e Molise, che dovranno colmare distanze nei progetti e nelle connessioni. Naturalmente il percorso è costellato di incognite: politiche regolatorie, capacità autorizzativa, costi delle materie prime e integrazione di sistema saranno variabili decisive. Ma il segnale è chiaro: l’energia pulita non è più un’idea, ma il terreno su cui si gioca il futuro del mercato energetico globale.