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Icc lancia Aida Care, un servizio che favorisce l'autonomia delle persone anziane a casa

International Care Company, società quotata a Piazza Affari e guidata da Gualtiero Ventura, imprenditore visionario e pioniere nel mondo assicurativo rispetto a soluzioni ad ampio spettro, che spaziano dalle auto alla salute, fondatore, tra l'altro, di Filo Diretto Assicurazione, poi conferita in Icc, lancia oggi una novità nel mondo dell'assistenza alla persona. Si tratta di Aida Care, un sistema ricco, strutturato su diverse proposte, che prende in carico la persona anziana o non autosufficiente, all'interno della propria residenza. Forte dell'esperienza passata e di Doc 24, servizio di tele assistenza in seno a Icc, propone oggi una innovativa formula di monitoraggio e assistenza a distanza, che offre alla persona assistita anche l'opportunità di entrare a fare parte di una community, con programmi di incontri a portata di clic, per poter dialogare e non sentirsi mai solo. Dopo la vendita della compagnia, spiega a Luxury&Finance Guja Ventura, Marketing Manager di International Care Company, "da subito abbiamo puntato sulla telemedicina, perché ci siamo resi conto che avrebbe potuto essere la svolta per il futuro. Il Covid, purtroppo, ci ha dato ragione, ha fatto capire a tanti come realmente la telemedicina avrebbe potuto essere un aiuto, un supporto per tante situazioni, senza nulla togliere alle classiche visite, ai percorsi tradizionali".

Un tema, di fatto, che il gruppo aveva già posto nel 2015, al quale ha dato un prima risposta con DOC 24, "che aveva proprio l’obiettivo di di liberare i pronto soccorso dai codici verdi. Spesso la persona ha un problema, magari anche semplice, ma non sa con chi parlare, perché il medico di base non risponde oppure è semplicemente fuori dagli orari di visita" rileva Guja Ventura. "Noi abbiamo cercato di dare una risposta con la telemedicina a distanza, con medici a disposizione 24 ore su 24. Con un clic, un medico risponde a qualsiasi ora del giorno della notte, anche nel weekend. Cerchiamo di dare un supporto alle persone a distanza, anche per semplicemente indirizzarle". Questo il punto di partenza, mentre l'approdo recente è stato "comprendere come anche il mondo della terza e quarta età avesse bisogno di servizi, di supporto. Oggi - evidenzia - ci rendiamo conto che c’è tanta disinformazione rispetto a quali possono essere i servizi accessibili. La risposta ad un anziano che resta solo non può essere solamente la badante o la Rsa, e nemmeno l'appartamento protetto". "Riteniamo che siano un mezzo errore - puntualizza il presidente e ad di Icc - perché la formula in ogni caso allontana l’anziano dal proprio ambiente. E' statisticamente provato che le persone autosufficienti che vengono messe in una Rsa, dopo 18 mesi hanno un decadimento cognitivo".

 

Ecco dunque la proposta per consentire alla persona di restare a casa, controllandola con modalità non invasive, discrete. Ad eccezione del braccialetto anticaduta, che garantisce la ricezione di un allarme, tutto il resto è unwearable. Esistono sistemi a infrarossi, ma hanno un costo molto elevato. Un investimento importante. E anche se su questo fronte la ricerca di Icc non si arresta, la proposta oggi prevede soluzioni più semplici. "Il nostro obiettivo - chiarisce Guja Ventura - è di unire la centrale operativa e i servizi a tutta una serie di device posizionati in casa che possono permetterci, in maniera molto discreta e tutelando la privacy della persona, di controllare l’ambiente e la persona ed accorgerci se qualcosa non va. La vera innovazione rispetto anche ad altri sistemi sul mercato è rappresentata dal connubio tra bottoni con il quale l’anziano può richiedere l’intervento, servizi di telemedicina con la possibilità di chiamare o videochiamare un medico in qualsiasi momento, e tutta una serie di sensori che in autonomia, quando rilevano una anomalia nei parametri vitali o dell’ambiente, lanciano l’allarme alla nostra centrale che quindi può intervenire". La fascia letto rileva, ad esempio, i parametri quando una persona dorme. Se il parametro battito cardiaco o di respirazione, ad esempio, è fuori norma, interviene. "Stiamo facendo più di 1000 consulti al mese" afferma Gualtiero Ventura. "Prima del COVID erano 40-50 al mese. Con il Covid è cambiata la cultura. Abbiamo compreso che questi servizi sono necessari". La vera forza di questa proposta, tiene a evidenziare il numero uno di Icc, "non è la domotica, che è una commodity a supporto. La nostra forza è la centrale operativa, l’ultimo miglio. In grado di rispondere alla richiesta di assistenza anche alleggerendo il carico di responsabilità del caregiver o dell'assistito. Ma c'è di più: "il vero problema della persona anziana è rappresentato soprattutto dalla solitudine" sottolinea Ventura. "In questo senso abbiamo pensato a una community che si chiama 'Un amico per te'. Funziona sia one2one, sia all'interno di un gruppo e di un preciso programma editoriale, con incontri che verranno moderati su temi specifici, dallo sport, alla cucina, alle truffe agli anziani. Tre, in definitiva, le offerte di Aida Care: il primo pacchetto è in vendita e due in prevendita. Si tratta della formula light che prevede un tablet, una fascia letto e un bracciale che rileva le cadute. Oltre ai servizi: Centrale Operativa H24 e 7 giorni su 7; tele o video visite illimitate con medico generico; 2 tele o video consulti con psicologo; consulenze illimitate 'Family Coach', accessi illimitati al servizio 'Un amico per te' e al nework salute e casa. La versione intermedia prevede anche un sensore porta, sensori di movimento, pulsanti Sos e un numero superiore di tele o video visite con psicologo e Controllo Salute. Il pacchetto più ricco aggiunge 4 sensori porta e sensori movimento, un sensore fumo, sensore gas, monossido e allagamento, oltre a numero maggiore si servizi. I costi? Gli abbonamenti vanno da 120 a 180 euro AL mese, più gli hardware a parte da 900 a 1550 annui. 

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