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Ripartire dal digitale nel rispetto dei rivenditori fisici, la visione di Plinio Visonà

Obiettivo internazionalizzazione con forte focus su Italia

Ripartire dal digitale è un tempo imperativo per lo storico brand vicentino di pelletteria Plinio Visonà, che ha vissuto la pandemia come un momento di riflessione che ha portato alla luce una improrogabile necessità. “Per noi la pandemia è stata un momento che ci ha lasciati all’inizio agghiacciati”, racconta a Luxury&Finance Mara Visonà, direttrice commerciale del brand. "Poi, però, ci siamo subito rimessi in pista e questa sfida ci ha spronato a fare un passo avanti verso il digitale, un passo molto importante”. Per poter rispondere alle nuove esigenze di mercato adeguatamente, proprio da un punto di vista digitale, il brand ha attuato un’imponente strategia legata al proprio e-commerce, sul quale ha indirizzato un grande investimento. “Stiamo realizzano un progetto molto interessante di rifacimento totale del sito - che dovrebbe essere online tra un mese- il quale sarà non solo esteticamente molto bello, grazie alla direzione artistica di Domingo Communication, ma anche molto performante perché la parte tecnica è stata affidata a una primaria agenzia svedese che produce siti di altissimo livello, sarà innovativo e veloce”, commenta Visonà. Precedentemente il fatturato legato all’e-commerce non contava nemmeno l’1% del totale, ma ora, visti i risultati molto positivi dell’ultimo anno, l’obiettivo è quello di proseguire con la sua implementazione.

Non dev’essere solo tecnologica la ripartenza del brand però, racconta la direttrice commerciale, ed ogni azione dev’essere compiuta nel pieno rispetto dei rivenditori fisici che, nonostante il periodo critico, hanno sempre continuato a supportare lo storico marchio. “Noi stiamo facendo un upgrade importante sul digitale, ma non vogliamo in questo modo - assicura - trascurare i nostri rivenditori fisici. Perciò non attueremo politiche di e-commerce a prezzo scontato. Il prezzo sarà assolutamente corretto, per non andare in contrasto con i rivenditori che per noi sono sempre molto importanti”.

A proposito di supporto e sostegno, fondamentale l’esperienza di Mipel, la fiera della pelletteria, quest’anno svoltasi interamente online. Nonostante l’impossibilità di presentare le collezioni fisicamente, che ha penalizzato molto la parte tattile, olfattiva e visiva, essenziale nel settore pelletteria, Plinio Visonà come molti altri brand si è adoperato per realizzare contenuti ad hoc, con virtual show-room con visuale a 360° e zoom call dirette con i propri clienti. “Siamo stati visitati da vari clienti durante la manifestazione e immagino che anche per il futuro sarà una modalità di interazione dalla quale non si potrà prescindere” commenta Visonà. “Purtroppo è molto penalizzata la parte tattile e quella empatica con i visitatori, che è fondamentale. Ma devo dire che in questa versione digitale abbiamo avuto la possibilità di fare degli zoom diretti coi nostri clienti ed è stato un modo per vedersi e sentirci più vicini".

Il giro d’affari del marchio storico di pelletteria privilegia il mercato estero, cui è destinato il 75% della produzione, mentre il 25% riguarda il mercato domestico. L’obiettivo resta l'espansione internazionale, con una forte attenzione anche all'Italia, sulla quale il brand conferma il proprio interesse. "Nuovi mercati che stanno riaffiorando all’orizzonte sono gli Stati Uniti ad esempio, coi quali avevamo tanto lavorato in passato, fino al 2009. Ora abbiamo ristabilito contatti con un nostro agente, che sta presentando le nostre collezioni a NewYork e ci riferisce di un ritorno a una ricerca di prodotti di qualità e made in Italy”. In generale, "per noi la pandemia è stata un momento di riflessione durante la qualche abbiamo capito che dobbiamo continuare con la missione di fare un prodotto 'fatto bene e fatto in Italia', che è il nostro slogan: tutto nel giusto rapporto qualità-prezzo”. Intanto l’azienda al momento è interessata a crescere, mantenendo una gestione prettamente interna e familiare, con al vertice apputo Mara Visonà, figlia dello storico fondatore: "l'azienda è la famiglia e i clienti hanno bisogno di questa certezza, di sentirsi in famiglia”.

 

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